RISTORAZIONE AL CHIUSO, LA DELIBERA DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
 14/05/2021   Tipologia news: Normativa provinciale   Fonte: Nostre elaborazioni
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Considerato che il territorio provinciale rimane classificato “in zona gialla”, e che le misure di contenimento adottate sul territorio provinciale, insieme alla prosecuzione della campagna vaccinale in corso, stanno contribuendo in misura determinante all’appiattimento della curva epidemica, portando ad una riduzione dell’incremento dei nuovi casi giornalieri, in data odierna la Giunta Provinciale ha adottato la delibera n. 786, con la quale ha inteso allentare le misure di contenimento a favore di una progressiva e graduale ripresa delle attività economiche, rispetto a quanto disposto dalla normativa nazionale, e conseguentemente consentito  la riapertura anche al chiuso delle attività di ristorazione svolte da qualsiasi esercizio (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, rosticcerie), comprese le attività di somministrazione di pasti e/o bevande, anche effettuate dalle imprese agrituristiche ed enoturistiche, secondo le modalità e nel rispetto delle seguenti prescrizioni:

• deve essere rispettato il protocollo di settore “Documento Guida” di cui All’allegato 2 della deliberazione di Giunta provinciale n. 689 del 22 maggio 2020, con le seguenti ulteriori prescrizioni;

• la fruizione dei servizi di ristorazione al chiuso può avvenire (in questa fase) solo nelle giornate di sabato e domenica dalle ore 5:00 alle ore 18:00;

• l’accesso ai servizi di ristorazione al chiuso è consentita, tramite prenotazione, ad un elenco di persone previamente individuate; il gestore è tenuto a mantenere l’elenco delle persone per un periodo di 14 giorni; è consigliato che tali persone appartengano allo stesso gruppo familiare e che preferibilmente provengano dalla stessa regione/provincia autonoma;

• la singola sala del locale in cui il gruppo di persone usufruisce del servizio deve essere ad esclusiva disposizione del gruppo medesimo, dunque non possono esserci ulteriori avventori; in caso di sala ampia, questa può essere opportunamente compartimentata dal punto di vista fisico per creare più ambienti separati e autonomi tra di loro anche per quanto riguarda i ricambi d’aria (in quest’ultima circostanza, è necessario altresì adottare opportune modalità di entrata ed uscita dai locali, affinché non vi sia possibilità di interferenza tra i vari gruppi);

• i tavoli devono essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 2 metri tra tavolo e tavolo; ad ogni tavolo possono essere sedute al massimo quattro persone, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale (detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale);

• i clienti devono indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie in ogni occasione in cui non sono seduti al tavolo;

• la fruizione del servizio di ristorazione potrà avvenire in modo continuativo per un periodo massimo di 90 minuti; trascorso tale lasso di tempo, i clienti dovranno uscire dalla sala in modo ordinato, senza creare assembramenti, e potranno rientrarvi solo dopo che sia stata assicurata un’accurata pulizia e disinfezione delle superfici dei tavoli e un’accurata aerazione degli ambienti, garantendo nel contempo la stessa composizione del gruppo di prima o sostituendo quest’ultimo con uno nuovo;

• rimane fermo il divieto di fare feste, restando altresì inteso che, anche in seguito allo svolgimento di cerimonie civili e religiose, ci si può recare presso un’attività di ristorazione/somministrazione di pasti e/o bevande al semplice fine di usufruire dei relativi servizi, ovviamente nel rispetto delle disposizioni normative e dei Protocolli di prevenzione anti-contagio attualmente vigenti per il settore della ristorazione, comprese quelle fissate dalla presente deliberazione, e con il divieto di effettuare quelle ulteriori attività collaterali che qualificano l’evento conviviale come una festa (ossia, con divieto di esibizioni musicali, di balli, di intrattenimenti di gruppo e, in genere, di tutte quelle attività, che sono propense a favorire l’aggregazione delle persone presenti).

Alla luce di migliori evidenze tecniche di prevenzione del contagio o a seguito di un nuovo trend negativo per la salute pubblica, la Provincia si riserva di modificare il contenuto delle modalità e delle prescrizioni della presente delibera o di sospendere l’esercizio delle attività al chiuso riaperte con la presente deliberazione.

 

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