LIMITE PER “USO” DEL DENARO CONTANTE
Per effetto del decreto Milleproroghe il tetto a 2.000 euro rimane per tutto il 2022
 21/02/2022   Tipologia news: Normativa nazionale   Fonte: Nostre elaborazioni
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Per effetto di un emendamento al cosiddetto "decreto Milleproroghe" viene mantenuto a 2.000 euro il tetto del pagamento con denaro contante fino al 31 dicembre 2022.
 
In effetti, a decorrere dal giorno 1 gennaio 2022 il limite al pagamento in contanti era stato portato a 1.000 euro. Tuttavia un emendamento approvato in sede di conversione del decreto Milleproroghe ha congelato questa misura mantenendo in buona sostanza il tetto a 2.000 euro già in vigore fino al 31 dicembre 2021 scorso.

Questro emendamento determina che fino al giorno 1 gennaio 2023 sarà possibile pagare in contanti per acquisti fino alla cifra di 1.999,99 euro.

Le transazioni di importo superiore dovranno invece essere necessariamente effettuate con modalità di pagamento tracciabili (es. assegni, carte di credito, bancomat, bonifico, ecc.).

Il trasferimento superiore al limite sopracitato, quale ne sia la causa o il titolo, è vietato anche quando è effettuato con più pagamenti, inferiori alla soglia, che appaiono artificiosamente frazionati.

Il mancato rispetto del limite normativo comporta una sanzione di minimo 1.000 euro.

Tale sanzione è applicabile ad entrambe le parti: sia in capo al soggetto che ha effettuato il trasferimento (es. cliente), sia in capo a colui che ha ricevuto le somme in contanti (es. fornitore).

Le limitazioni all’uso del denaro contante si applicano a tutti i trasferimenti di denaro contante tra soggetti diversi, a prescindere dalla loro motivazione. Vi rientrano ad esempio:

i trasferimenti di denaro per pagamento degli acquisti nell’ambito dei rapporti commerciali (es. pagamento di fatture);

apporti dei soci nelle casse della società (es: finanziamento soci/versamenti in conto capitale);

prelievo utile da parte di società di persone;

pagamento di dividendi nelle società di capitali;

pagamento di prestazioni professionali;

donazioni familiari (es. donazione di denaro dai genitori a favore dei figli).




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